RECORD: Anon. 1881. [Review of Insectivorous plants]. Le Piante Insettivore. La Valigia (Milan), no. 121 (26 May): 241-243.

REVISION HISTORY: Transcribed by Christine Chua and edited by John van Wyhe. 10.2021. RN1

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LE PIANTE INSECTTIVORE

Che certe piante, anche molto comuni abbiano la facoltà di trattenere, cogliere ed uccidere insetti per mezzo di un umore viscoso trasudante dai rami e dalle foglie, e fatto da gran tempo noto ai naturalisti. Tale e, per esempio, la drosera a foglia rotouda, delle paludi. Ma che questa facoltà andasse unita ad un vero potere clinutrizione e digestione, per modo che la pianta

vi si ciba come gli animali. e t1na recente indagine ed una delle piu curiose rivelazioni delta natura. Questa scoperta si deve al potente ingegno di Darwin. Nella sua opera < Piante insettivore > l'llustre scienziato ha esposto con calma eloquenza e semplicita di linguaggio, il frutto delle sue ricerche in questo notevole ordine di fenomeni. La prima idea gli nacque dalle osservazioni della pianta conosciuta sotto ii nome volgare di pigliamosche di Venere, o dionea, che cresce principalmente nei luoghi palustri della Carolina boreale. Questa pianta fu scoperta da Solander, e venne introdotta in Europa nell'anno 1768 da Giovanni Bartram. Le sue foglie d'un verde chiaro, sono disposte a rosetta, e munite ai loro margini di ciglia e di ghiandola rossiccie.

Le foglie di questo strano vegetale sono dotate di una tale irritabilita, che si chiudono istantaneamento sugli insetti che vi si posano sopra, e li imprigionano. Gli sforzi che, dibattendosi, fa l'insetto per liberarsi, aumentano la irritabilita o la contrazione delle foglie che lo racchiudono.

La drosera comune, sulla quale fece molta attenzione ii naturalista inglese, è fornita di circa dugento specie di nervi, coperti da un liquore viscido che li bagna sotto i raggi del sole. La azione che sopra questi organi esercita il contatto di vari oggetti, come carta, pezzetti di vetro, legno, cenere, brandelli di carne o insetti vivi, diede campo al signor Dar-win di fare una aerie di svariate esperienze ed osservazioni.

Gl'insetti sono uccisi nello spazio di un quarto d'ora, e pare che vengano avvelenati da quel liquore gommoso. Dopo stretti in quelle forti fibre ed in un tempo che varia da dieci a quarantotto ore, vengono portati al centro dello stomaco vegetale, dove sono gradatamente inghiottiti e convertiti nella sostanza della pianta.

Per questa circostauza, la drosera prendendo il suo cibo con materia animale, può fiorire in un terreno estremamente povero, in cui non potrebbero vivere che magri muschi. Lo sue radici, non avendo bisogno di succhiare la sostanza del terriccio, sono piccolo, e consistnno in due o tre ramificazioni. Sembra che servano unicamente a raccogliere I'umidità, e in certomodo a dissetare la pianta.

Tralascio di riportare altre importanti considerazioni su questo curioso vegetale, perchè bisognerebbe adoprare vocaboli cite renderebbero oscura ed intralciata la descrizione. Basterà farsi l'idea che la pianta si nutre come un animale. Aggiungerò che le foglie della drosera hanno il potere non solamente di masticare la materia animale e di convertirla, per cosi dire, in sangue, ma bensi di digerirla dopo averla assorbita e incorporata nei tessuti. L'irritazione provocata sulle foglie al contatto dell'insetto, è adunque qualche cosa più di un movimento meccanico, come quello delle foglioline della mimosa, chiamata comunemente sensitiva.

Darwin non si limita a queste semplice osservazioni, ma scende a seguire tutto ii lungo processo di digestione, e la sua perfetta somiglianza con quello che si effettua in un corpo umano. Cercheremo di semplacizzarlo e darne un' idea. Esso osservò che particelle di carne arrostita erano modificate esattamente come accade nel nostro stomaco. Le ossa venivano ammollite. La gelatina non produsse energico effetto, ed e nota la sua scarsa efficacia nutritiva negli animali. Il latte si coagulò rapidamente; altre sostanze, indigeste per noi, furono non digerite o digerite male dalla pianta. Tra queste vi furono i pezzetti d'unghia umana, fiocchetti di capelli, piume, grasso, olio, zucchero, gomma. Darwin non si limitò a vedere se la pianta elabora i cibi come lo stomaco degli animali, ma esperimentò anche gli effetti degli acidi e de' veleni, il sale d' ammoniaca, l'acido urico, tartarico, ecc. producevano un'estrema debolezza: in quanto ai veleni, come nicotina, morlina, ecc., non ebbero la stessa azione come quando agiscono sui nostri nervi.

Però, fatte poche eccezioni, esiste fra la pianta e I' organismo animate, una grande relazione. Vari sali metalici, molti de' quali sono venefici per gli animali, come il sale di rame; mercurio, oro, stagno, arsenico, cromo, argento, platino, sono egualmente tali per la drosera [illeg]

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Si tentò in molti giardini la coltivazione della dionea e della drosera, ma per lo più senza successo: convien tenerle nel tepidario in un vaso, pieno di terra di torba, immerso colla base nell' acqua. La dionea si propaga per via di separazione delle rosette di sette foglie anzichè per seminatura, la quale difficilmente riesce.

Da queste osservazioni sempre più si conferma la concatenazione esistente fra il regno vegetale e quello animale. I polipi, gl'insetti pianta

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le piante insettivore sono tanti anelli di congiunzione fra una specie e I' altra, La natura non opera mai a sbalzi; se potessimo schierare tutto l'ordine degli animali, dal mastodonte agl'inseti, e dai muschi ai giganteschi alberi delta California, si vedrebbe un ammirabile sviluppo graduatoe regolare.


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Citation: John van Wyhe, ed. 2002-. The Complete Work of Charles Darwin Online. (http://darwin-online.org.uk/)

File last updated 14 December, 2022