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Influenza dei lombrici sulla vegetazione. —

L'ultima opera nublicata dal celebre Carlo Darwin contiene numerosissimi; esperimenti ed osservazioni sopra un fatto che può dirsi nuovo nella scienza, e che apre un nuovo orizzonte ai cultori di essa. Trattasi del modo con cui si forma e si perfeziona il terreno vegetale, che ha tanta parte nella esistenza delle piante come degli animali. Si era ritenuto fino ad oggi che fosse dovuto alla degradazione atmosferica dispiecgatasi sulle rocoie; ma questa in realtà costituisce appena il principio di un lungo lavoro, il eui complemento è la organizzazione del terriccio. Un' opera cosi importante è il risultato specialmente dell'attività continua, instancabile di, quei piceoli animali che sono i lombrici di terra, in apparenza cosi inutili e sui quali noi appena degniamo uno sguardo, quand'anche non calchiamo colpiede (1). Essi quantunque ciechi, pure sentono la luce quanto, basta per esser guidati là dove sono i ciottoli che ingoiano. Non percepispono suoni perché sforniti di udito, ma il tatto sembra, in essi abbastanna perfetto perché possano riconoscere i corpi coi quali sona a cantatio. Lo stesso dicasi della senzazione dell'olfatto, colla quale riconoscono appena l'alimento loro abituale. Eppure, forniti di organi, cosi imperfetti, essi [illeg] continuamente a divorare la terra e i ciottoli e le pietruzze, che restituiscono in stato di polvere finissima, concimata dai succhi organizezati presi nell' interno del loro corpo. La trituraziona delle pietruzze, sem

(1) Vedi Progresso N. 20, 1881: « L' humus ed i vermi della terra [illeg]

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bra facilitata da liquidi acidi segregati dal lore tubo digestivo. Le foglie secche, i frammenti di corteccia è di legno, quanto altro in somma infradicia, alla superficie del suolo, deve passare per questo [illeg] animale, prima di essere atto a dar vita alle piante, Ma come potrano essi mai questi esseri piccolissimi elaborare quella immensa quantita dt terriccio, che richiedesi a fertilizzare una superficie -anche piccola di terreno? Il loro numero e l'attivita straordinaria suppliscone alla debolezza e dappocaggine degli individui, Darwin ha calcolato che sopra un acre di terreno possono trovarsi fino a 50,000 vermi, E in un caso speciale potè misurare 12 oncie di terreno finissimamente concimato sopra un piede quadrato di superficie. Tenuto calcolo del tempo che aveva impiegato a formarlo, mentre prima il suolo ne era privo, venne a concludere che con quella stessa rapidità in un anno se ne possono preparare non meno di 14 tonnellate sopra ogni acre.

(Roma Ant.)